Il suo modo di pensare il design è fortemente influenzato dalla cultura rinascimentale ereditata dalle sue origini umbre, ma anche dall’impatto e dall’intensa partecipazione alla cultura milanese del design dal suo arrivo a Milano nel 1984.
Esprime il suo lavoro attraverso performances d’arte e installazioni d’ambiente, divenute poi l’humus per la creazione dei suoi primi oggetti di design.
Per Anna Gili gli oggetti che ci circondano partecipano alla nostra vita, sono interattivi e mantengono i legami con il nostro immaginario più profondo riflettendo anche le differenti culture dei luoghi del mondo Gli oggetti ci rimandano quindi, attraverso la loro storia e simbologia non solamente alle nostre modalità di vita, ma anche ai tempi più antichi.